“It is a good life we lead, brother.”
“The best. May it never change.”
“And may it never change us.”
Uno semplice scambio di battute è un innesco fortissimo e una dimostrazione lampante di quanto possano essere potenti le parole.
Se mi soffermo anche solo un istante su questa frase, non riesco a trattenere un senso di tristezza intensa e profonda, in parte causata dall’essere un disastro emotivo dall’altro dall’essere forse al limite della lucidità e dell’oggettività.
Oggi i sentimenti predominanti della giornata, o di questo periodo, sono pressochè tutti negativi: senso di smarrimento, perdita, solitudine e sconfitta.
La sensazione di essere debole, di non essere all’altezza delle persone che hanno creduto in me, di aver perso quanto ho ritenuto importante perchè per non cambiare niente, è cambiato tutto e semplicemente ora non è più possibile tornare indietro.
Le scelte immutabili fanno paura, come è giusto che sia, ma ancora più terrificante è non avere una intuizione di una possibile via di uscita, o di fuga… e senza poter vedere nulla di tutto ciò, trovare un equilibrio è difficile.
Come uscire da questa empasse?
Voglio veramente uscirne? A quale scopo? Basta un po’ di tempo e tutto passa, tutto guarisce, ma come tutte le cose, quanto tempo?
Troppe domande…